Un’amministrazione avveduta
Era una sera di primavera del 2007 quando l’ing. Silvano Brambilla, da meno di un anno eletto sindaco del Comune di Cambiago, chiese a Maria Pia e a me se potevamo occuparci della situazione musicale del Paese.
«La scuola fa poco e nulla e i giovani Cambiaghesi crescono senza la possibilità di avere una decente formazione musicale. Io credo - disse Silvano - che sia compito del Comune farsene carico, secondo il criterio di sussidiarietà stabilito anche dalla legge».
Aveva ragione, il sindaco, ed anche se a Maria Pia e a me sembrava impossibile (e un po’ folle) aggiungere un altro impegno ai tanti che già riempivano le nostre giornate, alla fine abbiamo progettato il CMT, acronimo di Centro Musicale Territoriale: un’esperienza certamente originale nel panorama della formazione musicale in Italia.
Un’esperienza, ci tengo a precisarlo, che per la parte di formazione non ha mai gravato sul bilancio comunale e che si è sempre autofinanziata attraverso le rette dei corsi.
Perché “originale”?
Il CMT attualmente è un’associazione senza scopo di lucro formata da quattro Sezioni:
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• Scuola di Musica
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• Sezione concertistica
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• Musica! Per piacere.
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• Terapia musicale di sostegno
Gli associati del CMT sono tutti gli allievi e gli insegnanti.
Completa il panorama degli associati un gran numero di appassionati musicofili di un territorio molto ampio.
Questo significa che il CMT non ha “proprietari” e che svolge un compito istituzionale simile a quello della scuola pubblica o della ASL. Il CMT offre al territorio un servizio che è rivolto a tutti, cui tutti possono accedere, proprio come la scuola o l’ambulatorio della ASL.
Molte scuole di musica private, per fare solo un esempio, sono “a numero chiuso” perché agli insegnanti-proprietari interessa ottimizzare il guadagno e non è economicamente conveniente tenere aperto un corso con solo uno o due allievi.